Soffrire di “mal di piedi” non è affatto raro.
Capita, anzi, alquanto di frequente di lamentare un qualche tipo di fastidio alle nostre delicate estremità, non di rado per colpa di calzature scomode o, per le donne, di tacchi troppo alti indossati per molte ore di seguito. Una storta, una posizione maldestra, una vescica che spunta magari per aver camminato troppo a lungo senza riposare o un antipatico callo, sono tutte possibili cause di mal di piedi.
Un dolore improvviso o progressivo che colpisce tutto il piede, o solo la pianta, o solo un punto della stessa, però, specie se forte tanto da diventare invalidante o che si ripete nel tempo, va senza dubbio indagato.
La complessità della struttura articolare del piede e la sua ricchezza di vasi e nervi lo rende già di per sé un organo più esposto al dolore rispetto alle altre parti dello scheletro.
A questo si aggiungono il carico, specie in caso di sovrappeso, e gli shock meccanici: i piedi ci sorreggono tutto il giorno e assorbono le vibrazioni del movimento durante la marcia. Inoltre l’uso di scarpe, che alterano i movimenti naturali, o traumi (traumi acuti o microtraumi ripetuti) possono a loro volta compromettere la struttura del piede o provocare infiammazioni.
Fatte queste premesse, non è difficile capire che le cause più comuni di dolore al piede sono:
- Stati infiammatori delle ossa o delle parti molli
- Usura delle articolazioni
- Lesioni a muscoli, nervi, tendini, ossa o legamenti
- Malformazioni o deformità del piede, presenti anche dalla nascita (congenite)
- Difetti di postura o calzature non idonee.
- e più nello specifico:
- Tendinite dell’achilleo (tendine di Achille)
- Rottura dei tendini
- Frattura di una o più ossa dell’articolazione del piede o delle dita
- Borsite (infiammazione articolare)
- Duroni e calli
- Neuropatia diabetica (in questo caso è il diabete la malattia primaria, che può alla lunga danneggiare i nervi periferici causando, tra le possibili complicanze, il cosiddetto“ppiede diabetico”)
- Piede “piatto”
- Gotta (malattia determinata da un eccesso di acidi urici nel sangue che causa infiammazione articolare)
- Morbo di Haglund (malattia che causa un forte dolore al tallone a causa dell’accrescimento anomalo ma benigno di tessuto osseo in questa parte del piede)
- Piede "dito a martello"
- Alluce valgo
- Unghia incarnita (onicocriptosi)
- Metatarsalgia (dolore alla pianta dell’avampiede)
- Neuroma di Morton (infiammazione di uno dei nervi delle dita del piede)
- Artrosi del piede
- Osteomielite (infezione alle ossa del piede)
- Malattia di Paget (malattia metabolica dell’osso)
- Neuropatia periferica (malattia che colpisce il sistema nervoso periferico)
- Fascite plantare (infiammazione delle fibre della pianta del piede)
- Vesciche e verruche plantari
- Artrite psoriasica (una malattia articolare cronica di origine autoimmune che può essere associata a psoriasi) e tutte le forme di artrite
- Sindrome di Reynaud (malattia che colpisce le arterie che portano il sangue dal cuore verso le zone periferiche dell’organismo)
- Spina calcaneare (formazione di un osteofita, sorta di sperone osseo appuntito all’interno del calcagno)
- Sindrome del tunnel tarsale (un disturbo causato dalla irritazione del nervo che dal tallone arriva alla pianta del piede)
- Tumori ossei.
Naturalmente ciascuna delle cause elencate andrebbe analizzata da sola, con la relativa sintomatologia, il grado di severità, e naturalmente le possibili cure.
Da un lato, infatti, abbiamo il dolore a uno o ad entrambi i piedi determinato da cause accidentali, come ad un esempio un trauma, una lesione, dall’altro il dolore come sintomo di patologie vere e proprie.
Proviamo intanto per risolvere i nostri problemi, a concentrarci sulle cause più comuni del “mal di piedi”, a partire dal dolore che insorge a carico della pianta.