La testa , con i suoi 4-6 kg in un adulto (ca. 8% del peso corporeo), rappresenta l'estremità corporea più pesante. Inoltre, l'unità cranio-cervico-mandibolare non può che possedere un sistema propriocettivo di altissima efficienza e sensibilità data l'enorme importanza vitale degli organi e strutture in essa contenuti. Un suo scorretto allineamento, su qualunque piano, causato da problematiche stomatognatiche e/o extrastomatognatiche (discendenti e/o ascendenti), determina inevitabilmente compensazioni posturali meccaniche e riflesse che interessano, in vari gradi, tutto il corpo. Le due emiarcate mandibolari (destra e sinistra) costituiscono insieme alla I vertebra cervicale (atlante) il "treppiedi" su cui poggia il cranio tutte le volte che i denti entrano in contatto fra loro (deglutizione, masticazione ecc.). E' grazie a questo stabile sostegno temporaneo che il nostro sistema di equilibrio, tramite i recettori neurosensoriali e il sistema miofasciale, mantiene in sospensione la testa. La dimensione verticale occlusale risulta pertanto un parametro particolarmente critico per il corretto allineamento craniale e, di riflesso, per la salute dell'organismo in generale. Come abbiamo visto, l'iperlordosi lombare comporta di norma un baricentro generale del corpo in stazione eretta posteriorizzato rispetto ai valori ergonomicamente corretti.Come conseguenza di ciò fin da piccoli, al fine di evitare di cadere indietro, vi è la tendenza a compensare anteponendo la testa creando molto spesso una rettilinizzazione del tratto cervicale e, nei casi più gravi, un'inversione della lordosi cervicale.
Le posizioni mandibolari sono controllate dai muscoli della masticazione, della deglutizione e della fonazione e il loro reclutamento richiede, date le innumerevoli variabili strutturali (in particolare i muscoli della zona anteriore del collo insistono su osso ioide e mandibola presentando quindi inserzioni mobili) e funzionali dell'apparato stomatognatico, un complesso e raffinato controllo ed equilibrio.
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